ingegneri per lo sviluppo sostenibile

INGEGNERI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Benvenuti sul blog degli ingegneri per lo sviluppo sostenibile, qui potete ottenere informazioni, aggiornamenti, fogli di calcolo, normative e tutto ciò che riguarda lo sviluppo sostenibile e l'ambiente. Questo Blog nasce con la finalità di permette un scambio di idee e proposte, è pensato per i tecnici del settore ambientale ma è aperto a tutti.

18 luglio, 2006

In Toscana il primo ospedale bioclimatico in Italia



Toscana: 1° ospedale bioclimatico in Italia
Sarà il Nuovo Meyer, cioè l’Ospedale Pediatrico in costruzione a Firenze nel complesso di Villa Ognissanti, il primo ospedale bioclimatico d’Italia.Grazie ai fnanziamenti europei, sono state adottate soluzioni eco-compatibili sia per il recupero di Villa Ognissanti quanto per la realizzazione del nuovo padiglione di degenza. Il nuovo complesso risponde, secondo quanto afferma la Regione Toscana, a una serie di parametri: contenimento delle emissioni atmosferiche, protezione dal surriscaldamento estivo, ventilazione e qualità dell’aria, contenimento dell’uso del condizionamento, migliore utilizzazione della luce naturale. Per il recupero di Villa Ognissanti, l’intervento bioclimatico è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto dimostrativo «Revival» per 397.034 euro. Soluzioni innovative sono state introdotte relativamente al tetto ventilato, gli infissi con ombreggiamento, le griglie per favorire la naturale ventilazione notturna in estate, l’utilizzo di sistemi tecnologici per la regolazione della luce artificiale interna e una impiantistica tecnologicamente avanzata per il risparmio energetico. Il risparmio energetico previsto è del 45% circa sui consumi totali, mentre le emissioni di CO2 saranno ridotte del 55% per il riscaldamento, del 45% per il raffreddamento e del 40% per l’illuminazione. Riguardo ai costi sostenuti per la realizzazione, le spese aggiuntive per realizzare queste prestazioni possono incidere dal 10 al 20% rispetto alla costruzione di un edificio tradizionale, ma si prevede che queste spese possano essere recuperate in un periodo di 7 -11 anni. Intanto, fa notare la Regione, il comfort per i piccoli degenti e per chi lavora o frequenta l’ospedale sarà nettamente superiore. Per quanto riguarda il nuovo padiglione di degenza, il Meyer ha beneficiato del finanziamento di 569.339 euro della Comunità Europea per il progetto «Hospitals», stanziato per la costruzione ex-novo del padiglione che ospita degenze, sale operatorie, ambulatori, day hospital e day surgery. In particolare, tra le soluzioni individuate sono da segnalare la serra bioclimatica-fotovoltaica che avrà la funzione di spazio di ingresso e di accoglienza dell’ospedale, il miglioramento dell’isolamento dell’intero edificio, l’introduzione di sistemi di controllo e gestione dell’illuminazione artificiale e la posa del verde sul tetto e sui terrazzi della struttura. Anche il Ministero dell´Ambiente ha selezionato il Nuovo Meyer come esempio di applicazione di energie rinnovabili: il progetto dell’inserimento del fotovoltaico nella grande serra di ingresso è arrivato primo, con un cofinanziamento di 330.668 euro, nel bando per la «Integrazione architettonica del fotovoltaico» nelle nuove costruzioni. Le strategie adottate comportano:- miglioramento dell’isolamento termico, - infissi e pannelli vetrati di alta qualità e prestazione, - sistemi di controllo e gestione dell’illuminazione naturale e artificiale e della ventilazione naturale e artificiale,- lucernari, elementi di illuminazione naturale dall’alto (sun-pipes) e piramidi trasparenti, - serra (spazio tampone) a nord, - coperture piane a giardino (tetti verdi), - pavimenti radianti, caldaie a condensazione BMS, - sistemi di controllo della qualità e del comfort ambientale. Gli interventi previsti consentiranno un risparmio di circa il 50% di energia per il riscaldamento, il 75% per il raffreddamento, circa 80% per i consumi elettrici, emissioni CO2 evitate. Per il costo aggiuntivo, di circa + 40% rispetto ad un ospedale concepito in maniera tradizionale, si prevede un recupero sul medio periodo, al termine del quale il guadagno sarà duplice: finanziario e ambientale.

Dati terna :+2% dei consumi di elettricità a giugno




Dati Terna: +2% consumi elettricità a giugno
La quantità di energia elettrica richiesta in Italia nel mese di giugno, pari a 28,2 miliardi di Kwh, ha fatto registrare una crescita del 2% rispetto allo stesso mese del 2005. E' quanto rilevato da Terna, responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell'energia elettrica a livello nazionale, a consuntivo del mese di giugno. Si tratta di un risultato, ottenuto a parità di giornate lavorative (21), che ha risentito - precisa un comunicato - di fattori climatici (temperatura media mensile inferiore di 0,7 gradi rispetto al giugno 2005). Depurata da questo effetto, la variazione è pari a +2,5%. Un nuovo record di consumi è stato toccato alle 11 di martedì 27 giugno, con una richiesta di 55.619 megawatt, potenza maggiore rispetto a quella comunicata da Terna lo stesso giorno in cui si è verificato il picco di domanda (54.500 MW) perchè, spiega la società, il dato rilevato in tempo reale e' relativo all'89% del fabbisogno nazionale, mentre il restante 11% viene stimato con modelli statistici.I dati relativi al primo semestre del 2006 mostrano un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2005, del 2,1%. La potenza massima richiesta sulla rete elettrica nel mese di giugno 2006 è stata di 55.619 megawatt. Il valore, che rappresenta il nuovo record storico per il sistema elettrico italiano, è stato raggiunto martedì 27 alle ore 11.00, ed è superiore di 80 MW rispetto al precedente record (55.539 MW, 25 gennaio 2006), e di 1.456 MW a confronto con il record estivo del 2005 (54.163 MW, 28 giugno 2005). La differenza tra il valore del nuovo record storico (55.619 MW) e quello comunicato (54.500 MW) da Terna il giorno stesso in cui si è verificato il picco di domanda si spiega con il fatto che - sostiene Terna nella nota - il dato rilevato in tempo reale è relativo all'89% del fabbisogno nazionale, mentre il restante 11% viene stimato con modelli di tipo statistico. E' quindi un dato provvisorio (nel tempo reale) che viene via via rettificato nei giorni successivi con tutte le informazioni che si rendono progressivamente disponibili, fino ad ottenere il dato definitivo. A livello territoriale, dall'analisi effettuata da Terna emerge che la variazione della domanda è risultata pressochè omogenea su tutto il territorio nazionale: +2,0% al Nord e al Sud, + 1,9% al Centro. Rispetto a giugno 2005, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio ha fatto registrare un + 4,2% in Sardegna. I 28,2 miliardi richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 46,5% al Nord, per il 29,4% al Centro e per il 24,1% al Sud. Quanto alla copertura del fabbisogno italiano di energia elettrica, nel giugno 2006, questo è stato coperto per l'85,4% con la produzione nazionale, e per il restante 14,6% - prosegue la nota - con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. In particolare, l' aumento è stato registrato per tutte le tipologie di produzione: idroelettrica (+1,7%), termoelettrica (+0,4%), geotermoelettrica (+6,9%) ed eolica (+91,4%). Il profilo congiunturale del mese di giugno 2006 ha registrato un incremento dello 0,7% rispetto al mese precedente. la produzione nazionale netta (24,8 miliardi di kWh) è cresciuta del 1,2% rispetto a giugno 2005.

Pubblicazioni Utili

In questa pagina sono raccolte alcune pubblicazioni sui sistemi di qualità ambientale che possono tornare utili a chi intenda documentarsi in maniera più approfondita su questa materia.

http://gesamb.casaccia.enea.it/pubblicazioni.htm

06 luglio, 2006

Quale scenario energetico per il nostro futuro?


Fonti energetiche rinnovabili
Le fonti energetiche fossili derivano da un lentissimo processo di degrado del materiale organico (circa 100 milioni di anni) mentre vengono utilizzate ad un ritmo estremamente più veloce (circa 150 anni). La combustione a fini di produzione energetica di tali risorse comporta l'emissione di grosse quantità di CO2 che stà provocando un rapido incremento dell'effetto serra e quindi un alterazione del clima non sostenibile per l'ecosistema terrestre.
Si dicono rinnovabili quelle fonti di energia che si ricostituiscono in un tempo confrontabile con il tempo del loro consumo ovvero sono inesauribili. Tutte le fonti rinnovabili che derivano in gran parte dall'energia solare, non comportano un incremento CO2.
Energie Rinnovabili nei centri Urbani
La maniera più efficace per produrre energia elettrica ed energia termica nei centri urbani utilizzando tecnologie rinnovabili è la generazione distribuita: ogni singolo cittadino si auto-produce una parte dell'energia che consuma contribuendo personalmente ad abbattere le emissioni di CO2.
Generazione Centralizzataoggi!
Generazione DistribuitaDomani?

Tecnologie rinnovabili più facilmente utilizzabili per la generazione distribuita di energia in centri urbani:
Solare Fotovoltaico
permette la conversione diretta dell'energia solare in energia elettrica
Solare Termico
permette la conversione diretta dell'energia solare in calore

Una famiglia di 3/4 persone a Napoli orientativamente consuma annualmente 3.500 kWh elettrici, 6.000 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti e 3.000 kWh termici per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria che quando prodotti con fonti fossili, comportano l'emissione in atmosfera di circa 4 tonnellate di CO2 l'anno. Affiché tale quantità di gas possa essere assorbita annualmente dalla vegetazione e quindi non contribuisca all'aumento dell'effetto serra, sarebbero necessari per ogni famiglia circa 500 alberi, ovvero una superficie di bosco pari a 1-2 campi di calcio
Con l'istallazione di 2 kW fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e 2 mq di collettori solari per la produzione di aqua calda, la stessa famiglia potrebbe ridurre dell'80% i sui consumi elettrici e del 60% quelli per il riscaldamento dell'acqua sanitaria, evitando di emmettere circa 1,7 tonnellate di Anidride Carbonica.

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